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Dio guarisce
Nulla va perduto –
Raccogliamo ciò che abbiamo seminato
Chi invece si è risvegliato sa dove cercare e trovare
il sostegno indistruttibile, il vero mondo. Egli sa
che la morte del corpo non è la fine, ma è invece
soltanto la porta che conduce l’anima verso la sua
prossima esistenza. L’anima continua a vivere con
tutti i suoi lati positivi e negativi che ha assimilato
in veste terrena nel corpo umano.
Nulla va perduto. L’uomo raccoglierà ciò che
ha seminato, a meno che non si impegni seriamente
ad analizzare e a riconoscere se stesso, per arrivare
così a comprendere subito i suoi errori. Così facendo
riconosce le mancanze commesse contro la Legge
divina e si impegna, quindi, a sistemarle. Questo
significa vivere la vita in modo cosciente.
Chi sa che tutto è energia e che nessun’energia
va persa si rende conto anche che tutto ciò che io,
uomo, trasmetto sotto forma di energia, sensazioni,
pensieri, parole e opere, siano esse buone o cattive,
paura, odio, invidia, inimicizia e rivalità, ricade su
di me, penetra nella mia anima e si riflette sul mio
corpo secondo il mio modo di pensare e agire. Infatti,
tutto ciò che io, come uomo, ho seminato si
manifesta nel corpo e sul corpo in questa o in una
prossima vita terrena oppure lo dovrò scontare nelle
sfere di purificazione.
Chi comprende che nulla va perso, né distrutto,
inizia a “esaminare a fondo se stesso”, ossia ad analizzare
se stesso. Comincia a seguire le eterne Leggi
divine e si orienta di nuovo sulla sua patria interiore.
Attraverso l’autoconoscenza e la purificazione
della propria anima, egli giunge alla conoscenza di
Dio, sentendosi protetto nel Cristo. Non ha nulla
da temere, perché non riceve la sua sicurezza dal
mondo esterno. Egli sa che la gioia e il dolore non
provengono dall’interiore, dallo Spirito eterno, ma
che ha creato lui stesso queste energie. Queste
energie si manifestano nel corpo e sul corpo come
energia, che è anche suono, con il quale essa “sovrastano”
l’azione dello Spirito.
Ciò che l’uomo deve subire – gioia o dolore,
pace, armonia o malattia, disgrazie, solitudine e
miseria – lo ha conquistato o se ne è caricato lui
stesso con i suoi pensieri e le sue azioni, a seconda
se essi sono stati positivi o negativi. Siamo dunque
noi stessi gli artefici della nostra vita.
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